lunedì 1 agosto 2016

LA GUGLIA DEL CONTE - IL MISTERO DI VIA CARACCIOLO (VARESE)

La storia racconta che la guglia di via Caracciolo appartenesse al monumento funebre della famiglia Baragiola e si trovasse nell'antico cimitero di Masnago. Dal trasferimento del campo santo in poi, però, è prevalsa l'incertezza sul nuovo proprietario: il comune? la Soprintendenza? il titolare del negozio di materiale edile? Un mistero ancora fitto.
Si trova lì da più di 100 anni ma nessuno ne sa niente. È il monumento funebre della famiglia Baragiola di via Caracciolo, ormai sommerso da materiale edile e dalla noncuranza generale dei varesini. Questo brandello d'arte è quello che rimane del vecchio cimitero di Masnago: una guglia in stile neogotico che svetta accanto all'omonima villa , ora sede di alcuni uffici del comune di Varese, tra i quali l'urbanistica e il personale. La Villa, acquisita nel 2001 dal Comune di Varese, porta il nome della nobile famiglia milanese dei Baragiola proprietari di diversi terreni. la proprietà è poi passata negli anni Trenta del Novecento al banchiere Giacomo Tedeschi per poi diventare nel 1941 Seminario Arcivescovile
Difficile risalire al trascorso storico del monumento.
La data incisa sulle pareti della guglia è il 1877, si tratta presumibilmente dell'anno di edificazione, ma trovare cenni storici al riguardo non è facile. Almeno dal momento del trasferimento del vecchio cimitero di Masnago in poi, quando cioè le ossa furono spostate nel campo santo di via Piemonte insieme al monumento. Tutto trasferito tranne la guglia, che è stata ereditata dal proprietario del terreno. Oggi su quell'antico cimitero, infatti, c'è un negozio di materiale edile che ha inglobato il monumento funebre tra piastrelle e cemento. Difficile quindi stabilire chi sia ora il suo legittimo proprietario.
Effettivamente la compravendita risale a parecchi anni fa. Anche l'acquisto di Villa Baragiola fu fatto dalla precedente amministrazione, nel 2001. Ma possibile che nessuno si sia mai interrogato sul monumento? Eppure non passa inosservato. Si può vedere chiaramente dalla strada, passando davanti al negozio di via Caracciolo. Proprio all'ingresso dell'attività, nel parcheggio, tra furgoni e pezzi di cemento, svetta il manufatto neogotico.



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